Paolo Ciapparelli racconta:
Un formaggio può contribuire allo sviluppo territoriale?

Quando nel 1994 ho fondato il “Comitato di Salvaguardia del Bitto Storico”, lo scopo principale era valorizzare la storia di questo formaggio per contribuire ad arrestare il degrado sociale, culturale ed economico di queste aree periferiche.
Il progetto era raccontare questa storia di agricoltura di montagna che ancora resisteva, per comunicare il suo valore, specialmente ambientale, ad un livello internazionale. Questa storia locale avrebbe interessato il mondo? La risposta è che oggi lo Storico Ribelle è un’icona dentro e fuori l’Italia.
Avevo individuato due progetti successivi per concretizzare la fama ottenuta: 1) Creazione di una Stalla Didattica a Gerola, con stoccaggio del fieno di montagna, ospitante 50 vacche di razza Bruna Alpina e 20 capre Orobiche. Il tutto avrebbe completato un’offerta turistica basata sulla difesa ambientale, iniziata con l’istituzione della Casera di stagionatura. 2) Predisposizione di percorsi a piedi che riproponessero le antiche vie degli alpeggi.
I risultati sono stati: la stalla è stata rifiutata dall’amministrazione di Gerola, l’ideazione dei percorsi è stata ignorata. In compenso sono riuscito a intrecciare rapporti con i produttori degli altri formaggi orobici e a costituire i “Principi delle Orobie”.