Sono l’eletto.
Il mito.
Il carisma.
Sono figlio dell’orobico pascolo.
Della calda mammella.
Dello sguardo mansueto.
Dell’opera di eroi traditi.
Sono il nucleo originale.
Il precursore.
Sono, mio malgrado, un nome perduto…
Esiliato.
Invidiato.
Sono il marchio disconosciuto.
L’identità taroccata.
E in tutto questo essere di salvaguardia e riscatto,
ho combattuto in patria.
Ho conosciuto paladini e disertori.
Ho cambiato passaporto…
Ma ho portato alta la mia bandiera.
Una bandiera ardimentosa.
E alla fine,
come un naufrago sono approdato là…
Non nel sogno, nel desiderio di un dio vacuo.
Sono approdato là…
Nel petto.
Nella mente.
Nelle braccia di una fortuna insperata.
Nel cuore appassionato.
Nella virtù priva di compromessi.
Nel seno accogliente
di chi ha creduto e crede in me.
poesia di Angela Botta, estate 2017