In passato come soluzione acidificante veniva utilizzata l’agra. L’agra è un liquido fortemente acido ricavato dalla scòcia L’acidificazione era favorita dall’aggiunta di allume di rocca, radice di genziana, ginepro, prugne secche, frutta acerba, aceto, foglie di Acetosa e richiedeva diversi giorni durante i quali il liquido, contenuto in una tinozza di legno era tenuto al sole. Si aveva l’accortezza di utilizzare per la preparazione iniziale dell’agra la scòcia residua di una lavorazione della maschèrpa che aveva dato buon esito. La scòcia doveva essere limpida e di colore verde chiaro.
I contenitori in legno per lo scolo della maschèrpa prendono il nome di garocc’ (sing. garot) e rappresentano un elemento molto caratteristico.
La maschèrpa raccolta nei garocc’, collocati su un piano in legno inclinato detto spresùn, scola per mezza giornata (in alcuni casi 24 ore) ed è quindi pronta per il consumo fresco. Il prodotto destinato alla salatura viene fatto scolare, invece, per 3-4 giorni.
La salatura a secco viene eseguita su entrambe le facce e dopo alcuni giorni, raggiunta una minima consistenza, viene estratta dai contenitori e le “forme” vengono poste su scalere nel locale di maturazione: la maschèrpera, situata nel piano superiore delle casere d’alpe.