8 maggio 2016
Autore: Michele Corti
Articolo: ” L’unico formaggio storico dei ribelli”
Una spiegazione dettagliata delle differenze nel metodo produttivo dei 12 produttori aderenti al Presidio Slow Food del Bitto Storico. I Produttori fedeli al metodo storico per protesta contro le modifiche al disciplinare di produzione introdotte nel 2009 abbandonarono la Denominazione di Origine Protetta perdendo il diritto d’uso della parola Bitto. Scelta difficile che costò una multa per usurpazione del marchio; L’accordo del 2014 con il Consorzio Ufficiale Bitto Dop è l’ennesimo tentativo di risolvere la questione per il riconoscimento del Bitto Storico, del suo ruolo di eccellenza trainante del settore e ottenere una differenziazione. Naufragato in seguito ad EXPO.
9 maggio 2016
Autore: Redazione di Qualeformaggio.it
Articolo: “Il dado è tratto: al Bitto Dop, la Dop. Allo Storico la Storia”
L’accordo non si concretizza e i produttori aderenti al Consorzio di Salvaguardia Bitto Storico rischiano una nuova multa se non rientrano nel sistema di riconoscimento DOP. Per tutelarsi da questo rischio viene sospeso l’utilizzo della denominazione Bitto Storico. La società che sostiene i produttori è finanziata interamente da privati e non sopporterebbe il peso economico di un’ulteriore sanzione.
13 giugno 2016
Autore: Redazione di Qualeformaggio.it
Articolo: “La strana storia del Grasso d’Alpe che scende a valle e diventa Bitto”
Si moltiplicano le segnalazioni dei nostri appassionati che trovano Bitto Dop commercializzato come Storico dai “furbetti del formaggino”, i produttori del Consorzio di Salvaguardia Bitto Storico non hanno alcuna tutela legale del marchio al di fuori del Presidio Slow Food – garantito grazie alla grande selezione fatta nella casèra di stagionatura a Gerola Alta. Nella confusione si spaccia di tutto : Carol per Bitto Storico, formaggio vecchio dimenticato in cantina, il Preistorico!! La redazione di Qualeformaggio sempre vigile cerca di fare chiarezza e mette in guardia i consumatori.
27 giugno 2016
Autore: Redazione di Qualeformaggio.it
Articolo: “Bitto storico: ultime settimane per evitare l’esproprio del nome “
La soluzione sembra essere la registrazione di un nuovo marchio, un cambio definitivo per evitare da un lato le sanzioni per l’uso della parola Bitto (marchio registrato DOP) e dall’altro tutelare i consumatori che cercano la qualità del formaggio delle Valli del B…o, lo Storico, ma trovano commercianti disinformati.
Dalla rete il sostegno è enorme, le proposte per un nuovo nome arrivano dai social.
02 luglio 2016
Autore: Annalisa Acquistapace – La Provincia di Sondrio
Articolo: “Bitto, la pace è finita: «Ce ne andiamo»”
L’accordo del 2014 definito “pace di Gerola” è saltato, i produttori del Consorzio Salvaguardia Bitto Storico sono pronti a cambiare nome e ad allontanarsi definitivamente dalle istituzioni locali a tutti i livelli, sostenuti da Slow Food che conferma senza condizioni di stare al fianco dei produttori per la tutela dei valori e delle tradizioni portate avanti con coraggio e determinazione.
05 luglio 2016
Autore: Annalisa Acquistapace – La Provincia di Sondrio
Articolo: «Il nome Bitto appartiene a Gerola»
In questo articolo il sindaco di Gerola Alta prende la parola definendo l’operato della società Valli del Bitto (SpA a sostegno del Bitto Storico) a Gerola un operazione commerciale e rivendicando la proprietà del nome Bitto. Potremmo fare della filosofia sul tema “appartenenza del nome Bitto” ma ogni tanto è necessario confrontarsi con la realtà. Il nome Bitto ormai appartiene a tutti tranne che ai produttori storici, colpevoli di non voler aderire ad una DOP che difende solo gli interessi delle lobby. Il prezzo da pagare per l’utilizzo della parola Bitto è l’adesione al sistema DOP che non tutela i produttori storici perchè non fa differenza tra i metodi di lavorazione.
La forza di questa produzione storica è il suo credo, i suoi obiettivi, l’intenzione di generare sviluppo nelle aree montane. Questo gli viene reso difficile, invece di una mano tesa è più facile trovare una gamba.
Succede così che una Società con più di 100 azionisti ha avuto il coraggio di porre la sua sede in un piccolo comune di montagna che subisce lo spopolamento, perseguendo un fine molto più nobile del lucro, un fine etico. Questa Società oggi si trova a doversi difendere da chi dovrebbe probabilmente essere il suo principale alleato; più di 100 privati disposti a rischiare le proprie tasche pur di salvare un prodotto che stava scomparendo insieme alla sua storia e questa è la riconoscenza.
Senza la “Valli del Bitto trading S.p.A. ” il Bitto non sarebbe più di Gerola da anni, senza la società e il Consorzio di Salvaguardia del Bitto Storico non ci sarebbero più libri, guide, riviste, televisioni nazionali e internazionali a raccontare questo formaggio “Ribelle”, la sua storia, la sua gente e i suoi luoghi. Mancherebbe così quel turista che oggi, da ormai ogni nazione, raggiunge queste valli per visitare il “tempio del Bitto” e il suo territorio, assaggiare le sue specialità per poi rilassarsi dalla sua camera con vista sui monti dove lo “#Storico” viene prodotto.
Se non ci fosse più una Società in grado di ritirare il prodotto e garantire un prezzo etico che consente di coprire i maggiori costi sostenuti adottando il metodo storico, che fine farebbero i produttori? A quel punto di bitto rimarrà solo il torrente o qualche formaggio spacciato per VERO Bitto, come del resto già avviene.
Sentirla definire operazione commerciale fa venir voglia di traslocare.
05 luglio 2016
Autore: Provincia di Sondrio
Articolo:“Gerola ha ragione. Ora fronte comune in difesa del Bitto”
Del Nero, vicesindaco di Albaredo, si associa ad Acquistapace nel rivendicare il prodotto. E propone una nuova alleanza politica, sfruttando la visibilità data dalla stampa sulla questione dopo anni di assenza. Propone un accordo tra i comuni traditori per salvare la faccia.
Queste figure si arrogano il diritto di parlare su decisioni che riguardano solo i produttori, del resto creare confusione è il loro gioco.
Non capiamo però tutte queste preoccupazioni da parte di chi diventa difensore di questa storia solo sui giornali, senza essersi mai scomodato quando ancora era possibile fare qualcosa. Per non parlare poi di chi è andato ben oltre il concetto di “invenzione della tradizione” arrivando al “tradimento della tradizione”. Termine forte, duro che dovrebbe far indignare tanti e vergognare alcuni, ma la vergogna in questa storia è cosa rara. Tornando al tema “appartenenza del nome Bitto” chi non è miope ha già capito che oggi la città del Bitto è Delebio.
Da notare nella foto: forme provenienti da alpeggi dell’area storica che non aderisco al Consorzio #BittoStorico ma al #BittoDOP e che potranno così continuare a chiamarsi Bitto.
05 luglio 2016
Autore: Marilisa Fumagalli – Corriere della sera
Articolo: “La guerra del Bitto. Lo storico formaggio cambierà nome”
I produttori del Bitto Storico rischiano guai giudiziari. Oggi, infatti, sono i pionieri a risultare fuori dalle regole. «Potrebbero essere denunciati per frode in commercio — osserva l’assessore Gianni Fava —. Il cambiamento di rotta a questo punto è conveniente. Sono conosciuti, hanno la forza del prodotto. Se la scelta sarà quella di un nuovo marchio, la Regione Lombardia è pronta a sostenerli. Io sono dalla loro parte».
5 luglio 2016
Autore: Redazione di Dissapore
Articolo: Il paradosso del Bitto Storico che cambia nome per tutelarsi
06 luglio 2016
Autore: Michele Corti
Articolo: “BITTEXIT e lacrime dei coccodrilli”
L’assessore regionale Gianni Fava interviene sul tema della Bittexit confermando tutto quello che aveva dichiarato Paolo Ciapparelli: “non è legale u Bitto Storico nel quadro attuale, la scelta del cambio di nome è obbligata”.
06 luglio 2016
Autore: La provincia di Sondrio
“Il Bitto Storico e l’abbandono del nome. Fava: Pronti a sostenere i produttori”
Il sindaco di Pedesina: ma come si fa a non riconoscere la qualità di un formaggio superiore?:
06 luglio 2016
Autore: Paolo Massobrio – Avvenire
Articolo: “La burocrazia Ue e la resistenza dei produttori del formaggio Bitto”
Massobrio da 30 anni si occupa di economia agricola ed enogastronomia: “i produttori tradizionali continuino a chiamare il prodotto come lo hanno sempre chiamato, anche perché è grazie a loro, in molti casi, che si è accesa l’attenzione ed è cresciuta la reputazione del prodotto, mentre l’Igp o la Dop, se modifica sistemi di produzione, dovrebbe inventarsi qualcosa di nuovo”.
9 luglio 2016
Autore: Alessia Pace – il Giorno
Articolo: “Guerra del Bitto storico, verso l’incontro in Regione”
«Per il bene della nostra provincia è meglio evitare spaccature di qualsiasi tipo. Bisogna essere tutti uniti perché il nostro territorio ha bisogno di sinergie e non di attriti». Sono le parole del presidente della Comunità montana di Morbegno Christian Borromini che, ieri mattina, ha incontrato il presidente del Consorzio di Tutela del Bitto storico Paolo Ciapparelli, nel tentativo di mediare l’annosa diatriba tra il suo consorzio e quello di Tutela Formaggi. Una disputa che ha avuto epilogo con la decisione di cambiare nome al formaggio Bitto Storico.
9 luglio 2016
Autore: Centro Valle
Articolo: Pace saltata: Bitto storico è rottura totale, ma Borromini prova ad aprire uno spiraglio”
11 luglio 2016
Autore: Giorgia Cannarella – GazzaGolosa – gazzetta.it
Articolo: Storia del Bitto ribelle che racconta un territorio
13 luglio 2016
Autore: Annalisa Acquistapace – La Provincia di Sondrio
Articolo: ” Bitto, nessun accordo. Fava . “Togliete il nome”. Ma non è detta l’ultima
14 luglio 2016
Autore: Robi Ronza
Articolo: Unione Europea oggi: autoritarismo e burocrazia a tutto campo, dai massimi sistemi al formaggio
16 luglio 2016
Autore: Michele Corti
Articolo: Bitto. Fa paura alla casta lo “storico”che cambia nome
20 luglio 2016
Autore: Michele Corti
Articolo: “Il bitto storico non c’è più”
20 luglio 2016
Autore: Redazione di Lecco today- Valtellina today
Articolo: Il Bitto Storico con la stagione d’alpeggio in corso non esiste più
20 luglio 2016
Autore: Redazione di Italia a Tavola
Articolo: “Bitto storico, stop alla produzione fino al riconoscimento ufficiale”
21 luglio 2016
Autore: Annalisa Acquistapace – La Provincia di Sondrio
Articolo: “Alpeggi, con la stagione in corso il Bitto Storico non esisterà più.”
21 luglio 2016
Autore: Alessia Bergamini – Il Giorno
Articolo: ” Il Bitto Storico è morto”; Guerra del marchio, “Il Bitto storico non esiste più”
21 luglio 2016
Autore: P.S. –Eco di Bergamo
Articolo: La Brexit del Bitto Storico ” Via il nome, stiamo da soli”
23 luglio 2016
Autore: Redazione Bergamo post
Articolo:” Il Bitto storico non esiste più”
Sicuramente una forma di Storico Ribelle è un regalo unico nel suo genere, ma chi non sarebbe felice di riceverlo?
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